LO CONOSCI IL TOPINAMBUR?
Con il termine “topinambur” si indica sia la pianta Helianthus tuberosus – originaria di America del Nord e Canada, ma oggi molto diffusa anche in Italia, in luoghi umidi e soleggiati nei pressi di corsi d’acqua – sia il tubero che si origina alla base del fusto. Già nel prendere in considerazione questi due estremi, la pianta aerea e il rizoma sotterraneo, vengono fuori caratteristiche intrinsecamente contrastanti: la luminosità e la delicatezza dei vivaci fiori gialli, simili a piccoli girasoli, si contrappongono al tubero, ctonio, nodoso e bitorzoluto.
Versatile come la patata, ma leggero e delicato come il carciofo
Il topinambur presenta numerose proprietà benefiche: ricco di sali minerali (potassio, ferro, calcio, magnesio) e vitamine (gruppo A, gruppo C, folati), dal basso indice glicemico e con un apprezzabile contenuto di fibre e di inulina – un glucide che diminuisce l’assorbimento degli zuccheri – è particolarmente indicato per i diabetici e per chi vuole perdere peso. I topinambur aiutano inoltre a rafforzare le difese immunitarie, a ridurre stanchezza e affaticamento e a disintossicare l’organismo.
Dal sapore leggermente dolciastro e aromatico, il topinambur offre in gastronomia una varietà di utilizzo paragonabile a quello della patata, cui somiglia per consistenza e resa, ma può essere consumato anche crudo. Come i carciofi, si ossida al contatto con l’aria, perciò prima di utilizzarlo è meglio immergerlo in acqua acidulata con succo di limone.
È gustosissimo in insalata, con olio, sale e pepe e l’aggiunta, a piacere, di erbe aromatiche, spezie (si sposa divinamente con il timo e con la senape macinata), frutta a guscio tritata, arance pelate al vivo o scaglie di parmigiano e aceto balsamico.
Se invece si preferisce consumarlo cotto, si può semplicemente ammorbidirlo al vapore e poi condirlo tal quale o rosolarlo in padella, anche trifolato con aglio e peperoncino, oppure dorarlo al forno, in dadolata o in sfoglie sottili per ottenere delle croccanti chips, o aggiungerlo ad altri ingredienti in una corroborante zuppa, o frullarlo per ottenere una purea, o ancora stufarlo insieme ad altri prodotti di stagione, come zucca, funghi, carciofi, barbabietola. Quale che siano le ricette preferite, è tempo di riscatto per il topinambur: non lasciatevelo scappare!